Formazione

Corsi di Teatro Siena -Teatro Riflesso corsi di teatro e di recitazione per bambini ragazzi e adulti in provincia di Siena e Firenze

Corsi di teatro per tutte le età, Workshop, Laboratori nelle scuole.

Teatro Riflesso
Puoi essere chi vuoi

Firenze - Siena - Milano - Arezzo

Il sentiero che ti conduce alla verità passa attraverso l’esperienza creativa; percorrendo strade tortuose guardi il tuo riflesso sulla scena del mondo.

TEATRO RIFLESSO è scuola di teatro e compagnia teatrale. Fondata nel 2008 da Alessandro Scavone (attore e regista) a Poggibonsi (SI) oggi ha più sedi dislocate in Toscana e a Milano.

In Toscana, i corsi di teatro per tutte le età, scrittura creativa e Improvvisazione teatrale si snodano tra le sedi di Poggibonsi (SI), Colle di Val d’Elsa (SI), Barberino Tavarnelle(FI), Montespertoli (FI), Montevarchi (AR), Bucine (AR).

A Milano sedi posizionate strategicamente in quartieri differenti per consentire a tutti di poter vivere il teatro a portata di mano, scegliendo uno tra i differenti corsi dell’offerta formativa e la zona che preferiscono tra: Sede Milano Lodi M3 (via Vallarsa, 2), Sede Milano Cimiano M2 (C/O Associazione Penelope via Picco Madre Anna Eugenia 16), Sede Milano Maciachini M3 (C/O Arts&Hearts Lab via Benigno Crespi 13), Sede Milano S. Ambrogio M2 (C/O Teatro Trebbo Via E. De Amicis, 17).

I Corsi di teatro

Le lezioni sono a cadenza settimanale e durante l’anno accademico sono previsti stage e workshop di approfondimento, facoltativi, e differenziati per vari livelli di apprendimento. L’anno accademico prende il via tra la seconda settimana di settembre e la prima di ottobre e si conclude tra il 15 giugno e il 15 luglio a seconda dei corsi. A fine anno, è previsto un saggio-spettacolo per ogni classe di teatro.

Workshop e incontri

Durante l’anno accademico è possibile partecipare a workshop e approfondimenti, differenziati per vari livelli di apprendimento. Nei corsi trattiamo materie di base come dizione e respiro, biomeccanica teatrale, scrittura creativa e storia del teatro.

Tuttavia, offriamo ai nostri allievi, e anche agli esterni, la possibilità di approfondire ulteriormente le tecniche.

E lo facciamo attraverso un metodo integrativo che restituisce all’allievo una visione più ampia sulla fisicità, il movimento e la conoscenza teorica, permettendo così un completamento della figura artistica.

I docenti e i collaboratori

Volevo fare il pilota di Formula Uno, poi ho ripiegato per un lavoro sicuro: l’attore.

Sembra una barzelletta ma in fondo è la verità condita con un pizzico di ironia.

Sono sempre stato curioso ed appassionato di motori. Da ragazzino mi piacevano: velocità e rischio. Mi facevano sentire vivo. Poi un giorno, per caso (e per fortuna), mi sono iscritto ad una scuola di Teatro a Milano e ho capito che avrei fatto l’attore nella vita. Forse perché, per fare questo mestiere, bisogna essere curiosi e amare un po’ il rischio.

Essere curioso e avere voglia di “rischiare” sono gli ingredienti che mi hanno permesso (utilizzando il teatro come uno strumento) di conoscermi e riconoscermi, di vedere la mia forza, le mie fragilità e di accoglierle, infine di essere la persona che sono oggi.

Ho studiato a Milano e poi ho approfondito i miei studi a Roma; ho lavorato in televisione ma soprattutto in Teatro (Compagnia Mauri, Compagnia Lavia) e nel 2008 ho fondato Teatro Riflesso. Nel 2022 ho concluso un percorso per diventare Counselor.
L'ho incontrato da piccola, all'età di 6 anni sono cresciuta con lui, Mi ha dato conforto e mi ha fatto riflettere su quanto vario e complesso sia l'essere umano. Mi ha fatto viaggiare in luoghi incredibili. Mi ha aperto la mente e il cuore. Ha trasformato la mia timidezza in accortezza e cura, la mia insicurezza, in pensiero profondo e voglia di migliorarsi. Mi ha fatto capire chi sono. Questo, il teatro. Quello che io ho vissuto e vivo. Quello che cerco di raccontare e di trasmettere a chi come me ha voglia di fare sempre un passo in più.
Ho studiato all'Accademia dei piccoli a Firenze e più tardi presso il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino dove ho avuto modo di collaborare con artisti provenienti da tutto il mondo, sia in Italia che all'estero (Royal National Theatre di Londra, Schlachthof di Brema). Dal 2010 faccio parte della meravigliosa famiglia di Teatro Riflesso.
Ho iniziato un corso di teatro per caso, senza sapere assolutamente cosa aspettarmi, ma già dopo la prima lezione mi è stato chiaro che avveniva qualcosa di magico sulle assi del palcoscenico.
Passione, voglia di mettersi alla prova, di giocare, i motivi che mi fanno amare così tanto il teatro.
La mia formazione è avvenuta presso il Teatro Regina Margherita di Marcialla e in seguito ho collaborato con Teatro Riflesso dove la mia formazione continua ancora oggi, non si finisce mai di imparare…

Dal 2014 conduco corsi teatrali per bambini, per ragazzi e dall’anno scorso un corso per ragazzi disabili.
Ho iniziato la formazione artistica da ragazzino, suonando il pianoforte. Ma proprio non riuscivo a stare fermo su quello sgabello per le tante ore richieste: ero troppo irrequieto. Amo e amavo la musica, eppure avevo bisogno di esprimermi con il movimento e ho iniziato a studiare danza fino a diplomarmi come professionista a Londra, all’Accademia Rambert. Durante gli studi, osservando la performance di un compagno di corso, ho capito che mancava ancora qualcosa: la parola! Così, tornato a Milano, mi sono avvicinato al teatro di «Quelli di Grock», dove mi sono diplomato con Claudio Orlandini. Successivamente, ho iniziato a insegnare recitazione. Non ho mai smesso di perfezionare la mia formazione di attore e formatore studiando e lavorando con i Maestri Nikolaj Karpov (Biomeccanica Teatrale) e Eugenio Allegri (Commedia dell'Arte). Ho recitato con registi e compagnie differenti, ma poi ho trovato la strada che mi appassiona di più: insegnare recitazione a tutti i livelli ed età e dirigere spettacoli.
La mia avventura artistica è iniziata a 19 anni, quando sono partita come animatrice nei villaggi turistici di tutto il mondo. Mi sono ritrovata catapultata sul palcoscenico a recitare in commedie musicali e cabaret, così, per gioco, e da lì è nato l’amore per il teatro. Mi sono, poi, iscritta a una scuola di recitazione a Milano, che mi ha consentito di migliorarmi professionalmente. La mia avventura, poi, è proseguita in Toscana con Teatro Riflesso, come docente di teatro per bambini nel periodo estivo e per ragazzi nei mesi invernali. Il Teatro? Per me è una continua scoperta, qualcosa che riesce a farmi approfondire la conoscenza di me stessa e degli altri.
Undici anni fa ho avuto la fortuna di conoscere quella che per me si è rivelata una grandissima passione e che mi ha travolto completamente e mi ha permesso di crescere come persona e come formatrice.

Poche cose mi emozionano come vedere le piccole creaturine, che ho visto crescere, emozionarsi su quel palco; i loro visi, le loro risate, la loro voglia di imparare, ecco questo mi riempie di felicità.
Nel 2009 mi iscrivo ai corsi di Teatro Riflesso che frequento come allieva per 4 anni.
E’ un progetto in cui sono entrata per un fortunato caso, un po’come quando salti su un treno in corsa per poi accorgerti, quando sei su quel treno, che il salto è stato un salto felice. Dopo aver concluso il ciclo di studi sento che non mi basta: il teatro fa venire sempre più voglia di vivere e ricercare, sé stessi e il rapporto con gli altri. Perché un certo tipo di teatro si fa solo se si impara ad ascoltare, gli altri e se stessi. Ecco, questo è il motivo per cui ho scelto il teatro, per cui lo scelgo adesso e per il quale mi entusiasmo ogni volta che i nostri allievi lo scoprono e ne rimangono affascinati.

Il teatro: il pezzo di cielo dove non piove mai.
Forse è vero, passiamo la vita a trasformare il caso nel nostro destino.
Il caso e mia madre mi hanno dato la possibilità di incontrare le arti del teatro, della musica e della danza. Lo studio estremo e l'amore per ciò che le persone diventano quando fanno arte mi hanno aiutato a trasformare quel caso nella mia vita.
Così, casualmente, alla recita dell'asilo la maestra mi disse di fare il fiocco di neve, ruolo che allora mi risultò piuttosto irritante, tanto più che a Catania di neve non ne avevo mai vista dal vivo. Decisi allora che il solo modo per affrontare il disagio fosse tentare un'interpretazione magistrale e improvvisai disperatamente una mimica dettagliata, leggera e piena di brividini…
Oggi insegno teatro fisico e improvvisazione teatrale a ragazzi, adulti e bambini in giro per l'Italia e all'estero e tutti almeno una volta hanno provato ad essere neve, fuoco, vento e molto altro durante le nostre lezioni sul metodo mimico di Orazio Costa!
Sono passata dall'Università laureandomi alla specialistica in Critica letteraria, dalla compagnia senese Aresteatro dove sono cresciuta, poi dal Master in Physical Theatre di Mississippi University dove ho consolidato la mia formazione e in tanti altri posti belli e faticosi per diventare un'attrice e un'insegnante, ho sperimentato tecniche per improvvisare un intero spettacolo senza nessuna prova, per inventare storie, personaggi e canzoni dalla parola casuale di uno spettatore, per restare sveglia quando tutto si addormenta, per continuare a respirare.
Fin da piccola avevo la passione di mettere sotto sopra il guardaroba della nonna e creare con stoffe e stoffine mille abiti colorati immaginando scene ed ambientazioni diverse. Il primo corso di teatro l'ho fatto a scuola, a 12 anni e poi da 13 ho militato nella compagnia di vernacolo del mio paese, una vera palestra attoriale.

Nel 2004 ho iniziato la formazione presso il Teatro Regina Margherita di Marcialla e dal 2005 ho partecipato a varie esperienze formative e produttive. Dal 2011 ho iniziato a dedicarmi alla regia, trovando la mia vera propria fonte di ispirazione.

Mi piace usare spesso la frase di un grande maestro: Il teatro è vita, perchè per quanto finzione è vita vera quella trasportata sulle assi di un palcoscenico.

Del teatro mi appassiona tutto, l'emozione che si prova nella costruzione di un personaggio, l'espressione attraverso il movimento del corpo e la bellezza di entrare a pieno dentro ad un testo assaporandone ogni singola parola, quello è quello che mi piace trasmettere quando insegno…
Ho iniziato a recitare alle superiori e l’ho fatto in inglese (amo le cose facili); in realtà la recitazione ha sempre fatto parte di me. Fin da piccola amavo inventare storie e trasformarmi in tutto quello che mi passava per la testa e così, appena ho avuto la possibilità, mi sono iscritta ad un corso di teatro.

La magia che si crea durante i laboratori e poi sul palcoscenico di fronte ad un pubblico, è di fatto una continua scoperta (o una riscoperta) di quanta bellezza (a volte inespressa) c’è in ognuno di noi.

La mia formazione nasce al Teatro Regina Margherita di Marcialla, prosegue al Teatro Studio di Scandicci e prosegue poi con Teatro Riflesso in cui oggi ricopro il ruolo di attrice e formatrice.
Vivo il teatro come uno strumento per conoscersi, riconoscersi nei propri limiti e riscoprirsi nelle proprie potenzialità. Da educatrice non posso non meravigliarmi ogni volta nell'osservare la valenza educativa della pratica teatrale in riferimento all'infanzia ed adolescenza. Fare teatro significa imparare a “fare relazione”. Le relazioni che abitiamo nello spazio protetto del teatro lasciano spazio alla fantasia del processo creativo condiviso, una magia da provare!

Sono nata e cresciuta nella famiglia di Teatro Riflesso, da cui sono tornata con gioia dopo gli studi e le esperienze teatrali a Bologna (Dams, Scienze dell'educazione) e dove ho ritrovato lo stesso calore umano, passione e professionalità che la caratterizzano da sempre.
Certe passioni si svegliano di colpo e travolgono tutto. A me è successo intorno ai 23 anni. Quello che era solo un piacere, scrivere storie, d’un tratto è diventata un’esigenza, che mi ha fatto mettere da parte gli studi tecnici e iniziare a viaggiare, fra varie scuole di scrittura: a Roma prima, alla Scuola Holden di Torino poi, fra romanzo, cinema, fumetto e teatro. Tante suggestioni, diverse tecniche che mi hanno convinto quanto raccontare sia al tempo tanto naturale e tanto impegnativo. Alla fine la casa principale l’ho trovata nel teatro. Meglio interprete o autore? Il teatro di narrazione mi permette di fare entrambe le cose e dal 2016 scrivo e racconto dal vivo i miei monologhi.
Il teatro mi ha presa e portata con sé fin da quando ero piccola, fra mille emozioni e mille sfumature di vita mi sono sentita a casa.
Come imparare a conoscersi? Provandosi vestiti diversi e cogliere ciò che c'è di noi in ogni personaggio, apprezzando quello che ci piace e accettando ciò che non ci convince.
È bello e giusto mettersi in gioco per non annoiarsi mai e vincere le sfide che ci poniamo davanti, e il mondo del teatro ha tutti gli ingredienti che servono per farlo.
Nel 2014 ho incontrato Teatro Riflesso, dove mi sono inizialmente formata durante tutti i cinque anni delle mie superiori.
Una volta presa la maturità ho deciso di continuare con il Teatro.
Dal 2020 al 2023 ho vissuto a Roma, dove con un percorso di tre anni mi sono diplomata in Arte Drammatica presso la scuola “Teatro Azione”. Durante questo periodo ho potuto lavorare con insegnanti e registi come Leonardo Gambardella, Luciano Colavero, Andrea Trapani e Paolo Zuccari. Al momento mi sto in oltre specializzando come Teatroterapeuta presso l’“Istituto Talìatitù” di Firenze. Il teatro è tutto quello a cui la mia vita ruota attorno da quando sono piccola. Sono convinta che l’arte sia un mezzo essenziale, un mezzo di relazione e confronto, oltre che possibilità di lotta sociale, riscatto e bellezza.
Crescere, creare e condividere è ciò che il teatro mi ha donato, spero quindi di poter ricambiare almeno un po' di tutto quello che il teatro mi dà ogni giorno da tanti anni.
Tutto ebbe inizio quando avevo tredici anni e mi ritrovai, quasi per caso, a partecipare a un corso di teatro a scuola. L'esperienza mi colpì così profondamente che, a quindici anni, decisi di iscrivermi ai corsi di Teatro Riflesso.
Da quel momento, l'idea di abbandonare questa passione divenne sempre più impensabile. Il teatro per me è molto più di una semplice attività artistica: è uno specchio attraverso il quale ho imparato a conoscere me stessa e ad ascoltare il mio corpo. L'opportunità di lavorare con i bambini si è presentata qualche tempo fa, unendo così una delle mie passioni più grandi al desiderio di condividere con loro un'esperienza teatrale.
Vedere i bambini impegnati sul palco, la loro spontaneità, la serenità e soprattutto la loro passione creano un'atmosfera magica che ogni volta riempie il mio cuore di gioia

Il teatro: un gioco serio

Corsi di Teatro Siena
Recitare è mettersi in gioco: scoprire sè stessi, mettersi alla prova, sperimentare il proprio coraggio e la propria creatività.
Il

laboratorio di teatro

è un luogo protetto, in cui ognuno può sentirsi libero e libera di esprimersi e di fare esperienza.

Come un trapezista che disegna acrobazie nell’aria, sapendo di avere sotto di sé una rete pronta ad accoglierlo, l’allievo-attore libera la propria creatività, sotto la guida di un esperto formatore, esplorando la propria fantasia.

Chi può farlo? Tutti.
Ognuno di noi può recitare, può fare teatro; è un'attività naturale dell'essere umano. La nostra scuola di recitazione è aperta a chiunque: aspiranti professionisti e amanti dell'arte, bambini, adolescenti, adulti, anziani e persone con disabilità.
Il teatro ha come fine ultimo l'essere umano e non viceversa.
È un mezzo per

imparare a conoscersi

, per vivere con passione le difficoltà che incontriamo sulla scena: perché la scena è metafora della vita e noi vogliamo trasformare gli ostacoli in opportunità.
A teatro impariamo a conoscere e a mettere in pratica le potenzialità espressive del nostro corpo e della nostra voce, la generosità delle nostre emozioni e la cura che dobbiamo alla nostra mente e alla nostra sensibilità.
Il nostro obiettivo è formare attori consapevoli, in grado di esprimersi con la propria arte, a qualsiasi livello, e di relazionarsi con l'altro in modo propositivo, tanto nell'ambito artistico quanto in quello umano e sociale.
La recitazione non si avvale di maschere, ma al contrario ci aiuta a scoprire tutte quelle maschere che indossiamo nella vita di tutti giorni. Nella vita di tutti i giorni siamo già tutti degli attori bravissimi ma spesso inconsapevoli. Chiamiamo questo atteggiamento recitazione “involontaria”.

Quello che cerchiamo di fare durante i percorsi di studio è di trasformare la recitazione involontaria in recitazione “volontaria”. Questo ci servirà non solo ad essere dei “bravi attori”, ma anche ad avere maggiore autocritica per riconoscere dove e quando indossiamo le nostre maschere.

Avere questa consapevolezza ci permette di progredire da una recitazione “forzata” a una recitazione “naturale”. Quando ci viene chiesto di recitare una parte, infatti, l'attore inconsapevole mette in pratica una serie di meccanismi che lo allontanano dalla realtà e rendono la sua recitazione “forzata”. Questo atteggiamento è figlio della necessità di imitare una terza persona, spesso identificabile in qualche attore del cinema o del teatro, oppure è semplicemente una visione comunemente distorta dell’arte della recitazione. L'attore consapevole è invece in grado di riconoscere e quindi di immedesimarsi e riprodurre naturalmente le reazioni e i comportamenti umani. Ogni attore, che sia professionista o meno, si confronterà con le modalità espressive del linguaggio corporeo quanto con quelle del linguaggio verbale e della voce.

Lavorare su corpo e voce ci permette infatti di liberare le potenzialità di uno strumento chiave spesso costretto a uno spazio angusto: la mente. Lo scalino più grande da superare per un allievo spesso è proprio “la mente”, o meglio la gabbia che le è stata costruita intorno, fatta di preconcetti, paure e insicurezze di tutta una vita.

Il lavoro di espressione corporea e vocale, se fatto nel totale rispetto dell’allievo, delle

sue inclinazioni

e dei suoi tempi di

maturazione

, riesce, almeno in parte, a smantellare la rete di falsi pericoli che circonda la mente e aiuta a sciogliere i blocchi emotivi che ne saldano le maglie. Aggiungiamo infine che, se il percorso creativo/artistico inizia nell’infanzia, si ha la possibilità di sviluppare già da bambini una modalità espressiva che ci permetterà di essere adulti più liberi.
Ogni laboratorio teatrale parte da un lavoro di training/riscaldamento fisico (riscaldamento muscolare, stretching) per continuare con esercizi dedicati a dizione e articolazione, improvvisazione teatrale guidata, lavori sensoriali con e senza musica, messa in scena di monologhi e dialoghi, approfondimenti teorici e pratici su autori teatrali.

La

formazione teatrale

viene suddivisa in due fasi, che saranno successive nei corsi settimanali e modulari in quelli accademici.
La prima parte è costituita dal laboratorio teatrale. La seconda è invece dedicata all’allestimento di una performance teatrale (per i corsi settimanali: nei mesi di giugno/luglio).

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